Ma Yansong, fondatore di Mad, è il nuovo Guest Editor di Domus 2026
Il più giovane — e il primo cinese — a firmare i prossimi dieci numeri della rivista. Con un manifesto che invita a ripensare l’architettura dalle sue emozioni più profonde.
Il più giovane — e il primo cinese — a firmare i prossimi dieci numeri della rivista. Con un manifesto che invita a ripensare l’architettura dalle sue emozioni più profonde.
L’appartamento dove nacquero Ragazzi di vita e Le ceneri di Gramsci sarà aperto al pubblico gratuitamente quattro giorni a settimana, entrando nella rete dei Musei nazionali della città di Roma come testamento al valore delle periferie romane.
Il sequel Disney approfondisce la sua visionaria città multispecie, progettata per rendere compatibili le differenze. Ma mostra anche il paradosso della modernità: un’urbanistica inclusiva non garantisce cittadini inclusivi.
Dalla nascita nel 2005 all’impronta globale di oggi, il Ceo Jen Roberts racconta come Design Miami è diventata la piattaforma centrale del collectible design: nuove scene, nuovi collezionisti e un’edizione 2025 che guarda al futuro.
Puoi farlo attraverso la funzione di Domus dove caricare i tuoi progetti di architettura, design, interior, grafica, illustrazione, fotografia e arte.
Progettata nel 1928 e ancora attuale nella produzione Cassina, la LC4 di Le Corbusier, Jeanneret e Perriand dimostra come il buon design non segua le mode, ma le attraversi.
Il progetto di ristrutturazione a uffici di uno storico palazzo parigino rilegge il contesto, e lo integra con un un linguaggio contemporaneo, valorizzando la stratificazione tra facciate in pietra chiara e grandi vetrate.
Le parole dell’architetto cinese, guest editor di Domus per il 2026, tracciano la missione che guiderà la nostra rivista nel corso del prossimo anno.
In sei secondi Vine ha creato una grammatica visiva nuova: loop, gesti imperfetti e micro-architetture del senso che oggi ritornano con “diVine” nell’era dell’iper-design algoritmico.
Molteni&C, in collaborazione con i Gio Ponti Archives, ha creato una collezione di otto pezzi che reinterpreta l’eredità del grande progettista e fondatore di Domus.
Mentre l'Italia si prepara a ospitare le Olimpiadi invernali di Milano Cortina 2026, ricordiamo alcuni momenti degli ultimi 30 anni che hanno cambiato non solo la storia della moda olimpica, e anche il nostro modo di pensare e vestirei capi tecnici.
La residenza Fountainhead, progettata dall’architetto statunitense alla fine degli anni Quaranta a Jackson, è stata venduta per un milione di dollari al museo di arte moderna più grande del Mississippi, che intende trasformarla in una “casa-museo”.
Sawa è alto 50 metri, si affaccia sul waterfront della città olandese, ed è stato progettato da Mei architects and planners con terrazze verdi, gallerie abitate e spazi condivisi per i residenti.
La lampada-simbolo di Aulenti continua a sfuggire alle categorie: un oggetto autonomo, scenografico e rigoroso che ancora oggi reinventa il modo in cui abitiamo la luce.
Nella griglia strutturale di una torre per uffici, a 100 metri di altezza, Yixin Space esplora le diverse forme della concentrazione, tra tavoli condivisi, pensatoi sospesi, e la luce calda e diffusa di un’installazione-scultura in legno e tessuto.
Con un investimento pari a circa 1,17 miliardi di euro e la creazione di più di un ettaro di spazi aperti al pubblico, il nuovo complesso di studi cinematografici Camden Film Quarter potrebbe cambiare la traiettoria del cinema inglese.
Dalla storica partnership tra Zeiss e Nokia alla recente collaborazione tra Realme e Ricoh: tutte le collaborazioni passate e presenti dei produttori di smartphone con importanti marchi di fotografia.
Quando il fondatore di Amateur Architecture Studio ha vinto il Pritzker nel 2012, la scelta di premiare un architetto non commerciale e poco noto è stata una delle più insolite nella storia del premio. Ecco cosa aveva scritto Domus tredici anni fa sul prossimo curatore della Biennale di Architettura di Venezia 2027.
Alla prossima Biennale di Architettura materiali, memoria costruttiva e rapporto con i territori saranno i temi fondamentali.
Per la prima volta nella sua storia, la più iconica tra le Case Study Houses, capolavoro di Pierre Koenig e scenario della “più famosa foto di Los Angeles mai scattata”, va sul mercato, per 25 milioni di dollari.
Fra arredi in cemento grezzo, casse di plastica sul soffitto e un’illuminazione a tubi Led, questo spazio commerciale a Maiorca combina materiali riciclati ed estetica minimale.
Guide to Tbilisi Districts è la nuova serie di volumi pensati per raccontare la storia e i luoghi della capitale georgiana, tra stratificazioni temporali e sperimentazioni architettoniche, partendo dal quartiere più antico: Kala.
Con l’arrivo di Gemini, Google e Golden Goose sperimentano un nuovo modo di vivere la boutique. A spiegare a Domus come è nata la collaborazione e cosa significa davvero è il CEO Silvio Campara.
Con Waiting for Palms, Peter Ydeen porta la sua fotografia dalle strade dell’America industriale alle architetture sabbiose di Marocco ed Egitto, aprendo una riflessione sullo sguardo, sugli stereotipi e sulla responsabilità del vedere.
L’architettura, oltre al costruito, da sempre lavora al progetto di product design, indagando in diverse scale di grandezza le necessità e i comportamenti degli esseri umani.
Per la prima volta dopo cinquant’anni, una mostra a Milano riunisce I mobili nella Valle, la serie che Mario Ceroli progettò nel 1972 per Poltronova ispirandosi ai dipinti metafisici in cui Giorgio de Chirico isolava e ingigantiva oggetti comuni.
Dalla tradizione del Dadaismo alla personalizzazione digitale, la nuova intelligenza artificiale “artistica” del brand svizzero permetterà a chiunque di trasformare un’idea in un orologio unico.
Da anni si parla di mini case "fai da te" che arrivano per posta e ciclicamente aumenta l’entusiasmo, ma il rischio di rimanere delusi è alto.
Liberandosi dalle regole della documentazione, la fotografia d’architettura può diventare un gesto personale e inatteso: Paolo Rosselli lo racconta a Domus in occasione della sua mostra alla Triennale Milano.
Con The Island, Mvrdv reinterpreta ancora la tipologia edilizia della torre residenziale, questa volta chiamando in causa un precursore dell'architettura organica, Antoni Gaudí, e progettando l'edificio tra forme sinuose e piastrelle di ceramica.
Dai silo missilistici agli ipogei high-end, come i rifugi sotterranei stanno diventando una nuova infrastruttura di privilegio, tra design, tecnologia e paure sistemiche.
Sfruttando i terrazzamenti naturali di un pendio ripido, lo studio realizza un volume essenziale che alterna protezione e apertura.
Questa opera del maestro finlandese mostra come l’architettura scandinava abbia trovato una voce unica in Italia, trasformando Riola in uno dei suoi progetti imperdibili. L'abbiamo visitata (e dovreste farlo anche voi)